L'aferesi è una procedura che per mezzo di una macchina – il separatore cellulare - permette di ottenere dal donatore una specifica componente del sangue (aferesi produttiva)
Il separatore cellulare estrae il sangue da una vena dell'avambraccio, come nella donazione tradizionale, lo immette in un circuito sterile e, mediante un processo di centrifugazione e filtrazione, lo separa consentendo la raccolta degli emocomponenti desiderati: plasma e piastrine.
I globuli rossi, che contengono il ferro e l'emoglobina, vengono invece restituiti al donatore.
Il separatore viene anche usato nelle terapie (aferesi terapeutica), nella raccolta di emocomponenti a scopo autotrasfusionale e di cellule staminali.
Questa tecnica permette una donazione più moderna e di notevole utilità perché consente di ottenere da un singolo donatore una grossa quantità di un solo emocomponente.
Ad ogni trattamento è possibile estrarre o solo il plasma (plasmaferesi) o solo le piastrine (piastrinoaferesi) o entrambi gli emocomponenti (aferesi multicomponenti).
Queste tre tipologie di aferesi sono definite aferesi produttive proprio perché mirano a produrre specifiche componenti ematiche.
I componenti delle donazioni di aferesi, vanno principalmente ai malati di cancro o di leucemia, a chi è stato trapiantato, ai malati che necessitano di fattori della coagulazione o di immunoglobuline o albumina.
Tutti possono donare in aferesi,tranne quelle persone che nel corso della loro vita sono state affette da particolari disturbi, quali malattie veneree, epatite virale, affezioni vascolari o cardiache, malattie croniche renali, ulcere gastroduodenali , diabete.